Coronavirus, tra economia e lavoro

Coronavirus, tra economia e lavoro

Per alcuni era prevedibile, per altri ha rappresentato una doccia fredda. Sull’arrivo del Coronavirus in Italia si è detto e scritto molto: poco degli impatti su economia e lavoro rispetto a quanto discusso sul piano della salute, gli interventi di contenimento della malattia e le misure a cui attenersi.

Cosa succede adesso allora per il mondo del lavoro internazionale e nostrano? Subito la premessa che si tratta di stime e ipotesi, nessuna palla di vetro in grado di prevedere conseguenze certe.

Si ferma il Gigante cinese. Secondo l’istituto di ricerca Luohan Academy la pandemia farà rallentare il Pil cinese di 2 punti percentuali nel primo trimestre del 2020. Il quadro appare quindi grave ma nessuna catastrofe laddove le forze governative saranno in grado di intervenire con stimoli monetario e fiscale, dando priorità ad alcuni settori e offrendo sollievo finanziario alle piccole e medie imprese.

Nel mondo e in Europa. Il concetto di economia globalizzata si lega a quello di effetto domino. Così anche nel resto del mondo ci saranno ripercussioni negative, in termini economici ed occupazionali, a causa del Coronavirus. Dagli Stati Uniti all’Europa, un report rilasciato dalla società di ricerca globale Dun & Bradstreet mostra come la contrazione della produzione dovrebbe riguardare circa su 5 milioni di aziende su scala planetaria.

Una crisi italiana? E veniamo alla domanda che ci riguarda più da vicino, cosa succederà a noi? L’impatto del Coronavirus sul Pil italiano potrebbe essere di oltre lo 0,2% secondo la stima di Banca d’Italia: che tradotto vuol dire almeno 40 miliardi di deficit. Quasi sicuramente, quindi andremo in recessione dello 0,1%, contro stime del Governo che erano di una crescita dello 0,6%.
Se l’industria sta già avendo difficoltà enormi nel nord Italia più produttivo, passando al Sud tra i settori maggiormente colpiti ci saranno turismo e commercio. Con la crisi delle imprese il rischio è quello di scatenare un circolo vizioso: perdita di posti di lavoro e al tempo stesso calo dei consumi interni.

Una volta superata la fase di emergenza e contenimento del contagio, quella che stiamo vivendo ora, sarà importante ripartire subito con una ripresa economica ed occupazionale. Non sarà possibile recuperare quanto perso ma sarà obbligatorio lavorare per risollevarsi immediatamente.