Lavoro al Sud: assumere conviene
Cosa c’è di nuovo nel mondo del lavoro al Sud? Gli aggiornamenti più interessanti sono quelli che arrivano dopo l’approvazione alla Camera del Decreto Coesione.
Tra le diverse misure contenute nel provvedimento ciò che a noi di SudLavoro interessa approfondire nel consueto appuntamento con l’Editoriale sono gli interventi che riguardano chi assume nel Sud Italia.
In particolare il testo prevede sgravi per le aziende che assumono nelle regioni Zes: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Si tratta di sgravi considerevoli: il 100% per un periodo di due anni. Le ulteriori condizioni affinché l’esonero contributivo (cosiddetto bonus Zes) sia erogabile sono le seguenti: tetto di 650 euro su base mensile; inserimenti con contratti di lavoro subordinati e a tempo indeterminato; imprese con almeno 10 dipendenti nel mese di assunzione della risorsa per la quale è richiesto l’esonero; personale da inserire che abbia più di 35 anni e sia disoccupato da almeno 24 mesi.
L’art 18 del DL Coesione prevede anche la nuova misura “Resto al SUD 2.0”: un programma di incentivi finanziari a fondo perduto per supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese nel Mezzogiorno. Il bando offre contributi a fondo perduto e voucher per nuove imprese, con l’obiettivo di rivitalizzare l’economia delle regioni meridionali. Questo programma copre fino al 75% delle spese ammissibili per investimenti fino a 120.000 euro e fino al 70% per investimenti tra 120.000 e 200.000 euro. Inoltre è possibile ottenere un voucher di avvio fino a 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi. Sono ammesse al finanziamento le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali. I destinatari dell’iniziativa in questo caso sono i giovani di età inferiore ai trentacinque anni e in possesso di uno dei seguenti requisiti: a) condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027; b) inoccupati, inattivi e disoccupati; c) disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.
Gli ulteriori bonus come quello per i Giovani e per le Donne completano il quadro del provvedimento che, ci auguriamo, possa dare i suoi frutti nel rilancio dell’occupazione nel nostro territorio.