Il lavoro-non lavoro nel Mezzogiorno

Il lavoro-non lavoro nel Mezzogiorno

L’editoriale di SudLavoro di dicembre prende il suo titolo da un paragrafo della relazione del presidente dell’ISTAT Gian Carlo Blangiardo in audizione il 24 novembre 2020 davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato.

L’analisi dell’Istat mostra la situazione ‘lavoro’ nelle regioni del Sud e dimostra – ancora una volta – un divario deciso tra Mezzogiorno e Nord Italia.  Nel dettaglio, nel secondo trimestre 2020, il tasso di occupazione è diminuito (-2%) in eguale misura al Nord e al Sud, il tasso di disoccupazione è calato del 3,2% (al Nord -0,8%) e il tasso di inattività è cresciuto del 4,4% (rispetto al +2,7% del Nord).

“Ne deriva – ha spiegato il presidente dell’Istat in Parlamento e i numeri parlano da soli – che il gap tra Nord e Mezzogiorno per il tasso di occupazione sfiora i 23 punti percentuali: nelle regioni settentrionali sono occupati circa i due terzi della popolazione tra i 15 e i 64 anni (66,2%), mentre nel Mezzogiorno lo è meno della metà (43,4%); valori ancora più bassi e inferiori al 40% si registrano in Campania, Calabria e Sicilia. La platea delle persone che nel Mezzogiorno non hanno un lavoro ma vorrebbero lavorare è composta da 3 milioni 185 mila unità, di cui 972 mila disoccupati e 2 milioni 213 mila forze di lavoro potenziali”.

Oltre 3 milioni di persone nelle regioni del Sud che vorrebbero lavorare ma non lavorano. E quasi la metà (1 milione 379 mila) sono giovani sotto i 36 anni.

“Il Mezzogiorno – è ancora l’Istat a segnalare questi dati in audizione – si caratterizza anche per una minore quota di transizioni dalla condizione di disoccupato o forza lavoro potenziale verso quella di occupato: i dati di flusso tra il secondo trimestre 2019 e il secondo trimestre 2020 mostrano come nel Mezzogiorno “solamente” il 17,6% dei disoccupati e il 10,5% delle forze di lavoro potenziali abbia trovato lavoro, quando nel Nord le quote salgono al 28,3% e al 16,4% rispettivamente. D’altra parte più elevato nelle regioni meridionali è anche il flusso in uscita dall’occupazione, pari al 12,4% contro il 7,5% del Nord”.

Uno strano mercato del lavoro, quello del Sud. In questi anni noi di SudLavoro.it abbiamo segnalato migliaia di opportunità, centinaia di aziende alla ricerca di personale. Oggi gli incentivi sono molti per le aziende che assumono. E poi c’è sempre il lavoro nero, i contratti finti, i mancati controlli. Un lavoro-non lavoro, appunto.